MARIA SS. ASSUNTA IN CIELO DI SPINETTO

L'edificio in origine si presentava come una piccola chiesa di campagna ad aula unica e senza campanili. Nel 1819 la chiesa venne costruita in muratura con impiego di mattoni, sopraelevato il soffitto senza la protezione all'esterno di una copertura di tegole. Sulla facciata, al di sopra della porta d'ingresso, venne ampliata l'antica finestra con la sistemazione di una cornice barocca in granito proveniente dall'antica Certosa. Tra il 1820 e il 1855 la chiesa si presentava sempre in mattoni, ma con due campanili disposti ai lati della "lamia" e due navatelle laterali costruite anch'esse in mattoni e senza ancora le coperture in tegole. Negli anni 1860-70 vennero uniti i due campanili creando un secondo piano. Nel 1870 si iniziarono i lavori di copertura della "lamia" con tetto a falde inclinate come si presenta tuttora. Nel 1883-84 la chiesa viene completata all'esterno con un rivestimento in granito, si introducono in elevazione due campanili e si principiano le due navatelle. Si riempie il vuoto tra i due campanili, si provvede a risolvere, con le tegole, tutte le coperture a falde e soprattutto a proteggere la "lamia" che interessa tutta la navata centrale, si provvede alla composizione di tutti gli elementi architettonici tramite la realizzazione di un frontespizio di stile neoclassico. La facciata della chiesa, divisa in due piani, è articolata mediante la disposizione della finestra centrale, del portale, delle due finestre campanarie e di un rosone che ospita un orologio meccanico. Ai lati della facciata della chiesa si elevano a stelo su alti plinti due lampioni a grappolo realizzati in ferro battuto da artigiani serresi nel 1951 su disegno di Giuseppe Maria Pisani J.


La chiesa nel suo insieme si presenta con una navata centrale e due navatelle laterali, un maestoso altare architettonico dove è posta, molto in alto, la statua della Vergine Assunta. Il passaggio tra la navata centrale e il presbiterio è mediato dall'arco trionfale, sulla parte superiore del quale campeggia l'ornamento in stucco colorato degli angeli che portano in gloria il nome della Vergine SS. Assunta eseguito nel 1870 (Venanzio Pisani, pittore serrese). Appena dentro la chiesa, sulla sinistra, vi è il fonte battesimale montato su di una colonna in marmo a forma di cuspide di rame. L'interno è un vasto edificio con nove altari. Nella navata di sinistra vi è una nicchia con la statua di S. Antonio; segue il I° altare con la statua di S. Rocco; il II° altare è dedicato ai SS. Cosma e Damiano; il III° altare al SS. Crocifisso con accanto l'altare del Cuore di Gesù e S. Margherita Alacoque. Nella navata di destra vi è la nicchia con la statua di S. Anna con in braccio Maria bambina; segue il V° altare con la statua di S. Francesco di Paola, il VI° con la Madonna del Carmine e il VII° con S. Giuseppe. Nella navata centrale a destra vi sono gli stalli, dove prendono posto i confratelli; seguono gli stalli dove siede il seggio priorale in carica e più avanti vicino all'altare gli stalli dove prendono posto gli ex priori. Di fronte al seggio priorale vi sono gli stalli dei componenti il seggio priorale uscente (con sopra un maestoso pulpito), alla loro sinistra gli stalli degli ex consultori e alla loro destra gli stalli dei confratelli. Dietro l'altare trovano posto gli stalli del coro addossati alle pareti, con al centro la struttura che consente alla statua della Vergine di abbassarsi dall'alto della "macchina"con l'ausilio di un congegno a leve meccaniche. Appena entrati in chiesa, nella controfacciata, su di un piano sopraelevato, si trova l'organo monumentale. La sua balconata è realizzata con pannelli in legno decorati: a sinistra è dipinta una cetra con delle carte da musica, a destra un violino e al centro spicca il simbolo della Vergine Maria. Nella navata centrale i finestroni sono muniti di vetrate colorate che riproducono, a destra, i santi Biagio, Lucia, Giovanni e la Vergine Maria e, a sinistra, i santi Bruno, Marco, Matteo e Cristo con gli apostoli durante l'ultima cena. 


La chiesa ospita la parrocchia intitolata a Maria SS. Assunta in Cielo e lo stesso titolo viene portato dalla Confraternita eretta nel 1873. Tra le costumanze della Congrega vi è la "coronella" (in dialetto detta curunedha): messa dei confratelli celebrata dal Padre spirituale con inizio alle ore 8:30 di ogni domenica e delle altre feste dell'anno. Durante la messa della "coronella" viene eseguito il canto dell'ufficio riportato sull’apposito '’Ufficiolo” in dotazione ai confratelli. Ogni ufficio ha una melodia diversa e ancora oggi viene rigorosamente cantato in Latino. 
In un’ala della Chiesa, in una sala espositiva, sono custoditi diversi oggetti appartenenti alla Confraternita tra cui l’abito ufficiale, antichi paramenti sacri, oggetti di oreficeria, antichi testi ed opere d’arte (statue e dipinti) di grandissimo valore.
(Bibliografia: La Chiesa dell’Assunta di Spinetto di Silvano Onda)